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LA PRIMA NOTTE DI QUIETE
LA PRIMA NOTTE DI QUIETE
TARIFFA UNICA

Durata: 132 min

Genere: Romance, Dramma

Lingua: Italiano

Regia: Valerio Zurlini

Anno: 1972

Con: Alain Delon, Sonia Petrovna, Giancarlo Giannini, Renato Salvatori, Alida Valli, Adalberto Maria Merli, Salvo Randone, Lea Mas...

Un bel professore tenebroso che troppo ha vissuto e sofferto, una studentessa dal profilo puro e dalle notti torbide, mentre intorno tutto è Rimini e pioggia: “Il racconto aveva origine anche da quelle stagioni invernali, così brutali, così violente, così incanaglite, così anti-femminili, così oppressive, eccessive, stagioni che avevo conosciuto”. A dispetto della sua traboccante letteratura (dove D’Annunzio batte Dostoevskij, come annotava Moravia), dell’ésprit decadente, dei contorni da fotoromanzo seventies della sua eroina, questo è uno dei film più belli di Zurlini: l’atmosfera ti intride fino alle ossa, la sceneggiatura di Enrico Medioli trova una sua via moderna al mélo romantico, certi passaggi di Lea Massari sono grande recitazione (coté antonioniano), raramente una canzone italiana è scivolata tra le immagini con più strazio ed esattezza di questa Domani è un altro giorno. Era il 1972, ci si congedava da Visconti e da molte altre cose, e il cappotto di cammello di Alain Delon poté rivaleggiare, come richiamo sessuale, con quello di Marlon Brando in Ultimo tango. (pcris)

132 min

Genere: Romance, Dramma

Lingua: Italiano

Regia: Valerio Zurlini

Anno: 1972

Con: Alain Delon, Sonia Petrovna, Giancarlo Giannini, Renato Salvatori, Alida Vall...

Un bel professore tenebroso che troppo ha vissuto e sofferto, una studentessa dal profilo puro e dalle notti torbide, mentre intorno tutto è Rimini e pioggia: “Il racconto aveva origine anche da quelle stagioni invernali, così brutali, così violente, così incanaglite, così anti-femminili, così oppressive, eccessive, stagioni che avevo conosciuto”. A dispetto della sua traboccante letteratura (dove D’Annunzio batte Dostoevskij, come annotava Moravia), dell’ésprit decadente, dei contorni da fotoromanzo seventies della sua eroina, questo è uno dei film più belli di Zurlini: l’atmosfera ti intride fino alle ossa, la sceneggiatura di Enrico Medioli trova una sua via moderna al mélo romantico, certi passaggi di Lea Massari sono grande recitazione (coté antonioniano), raramente una canzone italiana è scivolata tra le immagini con più strazio ed esattezza di questa Domani è un altro giorno. Era il 1972, ci si congedava da Visconti e da molte altre cose, e il cappotto di cammello di Alain Delon poté rivaleggiare, come richiamo sessuale, con quello di Marlon Brando in Ultimo tango. (pcris)
Venerdì 02/01/2026
Cinema Modernissimo - Bologna
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